lunedì 24 dicembre 2012

Viaggio a Misiones

Sono ormai tornata da un bel po'di tempo dal mio bellissimo viaggio nella regione della terra colorata e dalla fauna più varia e incredibile: MISIONES.
Dal 19 al 25 ottobre ho potuto rivedere i miei amici exchange e insieme abbiamo avuto l'opportunità di scoprire alcuni dei posti più famosi e impressionanti del mondo.
Partenza, venerdì 19 ottobre: Ci siamo riuniti nella piazza maggiore di Rosario alle 20.00 e dopo aver salutatto le nostre famiglie argentine siamo partiti all'avventura... Ci aspettavano 16 ore di viaggio prima di raggiungere la prima meta, ossia "Las Ruinas de San Ignacio": arrivati a destinazione, sabato 20 ottobre nel primo pomeriggio abbiamo visitato le rovine dove una guida ci ha spiegato cosa fossero e ci ha fatto conoscere la loro storia e quella del popolò guaranì, che abitava queste terre prima della colonizzazione spagnola.
Ci siamo poi diretti verso l'hotel dove avremmo alloggiato nei prossimi 5 giorni, "Hotel Colonial", a Puerto Iguazu, la città a confine con il BRASILEEEEEE.. Io era in camera con Astrid, una ragazza olandese, e lo staff dell'albergo era giovane e gentile: eravamo solo noi gli ospiti quindi passavamo le serate giocando a carte (soprattutto a "truco), guardando partite di calcio o facendoci un bagnetto nella piscina prima di cenare tutti insieme con un ricchssimo asado, per poi ascoltare musica e ballare a ritmo di cumbia e cuarteto con i coordinatori. Pura vida!!


Domenica 21 ottobre: Questa giornata è stata dedicata alla visita di un parco nazionale che ospita una gran varietà di fauna e flora: il parco "Quiraoga", che si trova appena fuori della città di Puerto Iguazu. Qui si possono incontrare tucani, uccelli dalle piume colorat, orestti lavatori e un piccolo numero di scimmie cappuccine, che tentano di rubarti il cibo! Sono furbeeeeee.
Ci siamo poi diretti a La Aripuca, un luogo dove si coliva la yerba mate, e abbiamo potuto rilassarci assangiando il gelato alla rosella e yerba mate, una novità tutta argentina!
Tornando in hotel ci siamo fermati in una meta turistica molto importante a livello nazionale... La triple frontera: qui si ha la possibilità di godere del panorama del fiume Paranà e notare la vicinanza che c'è con gli stati confinanti di Brasile e Paraguay: è incredibile sapere che guardando a destra del fiume c'è il Brasile, mentre a sinistra si trova il Paraguay. 

Lunedi 22 ottobre: Il grande momento è finalmente arrivato perchè oggi è il giorno della visita alle Cataratas del Iguazu - lado argentino. Siamo partiti in tarda mattinata, entusiasti di poter avere finalmente l'occasione di vedere una parte di una delle sette meraviglie del mondo. Al nostro arrivo al "Parque Nacional Iguazu" ci è stata data una guada che ci avrebbe guidato durante tutto il percorso, dalla selva alla Garganta del Diablo.
Abbiamo avuto la fortuna di vedere scimmie, tucani, tapiri e iguane che gironzolavano liberi nel parco e si facevano avvicinare (sempre con attenzione, naturalmente).
Arrivati alla "Estacion Cataratas" abbiamo preso il trenino che ci ha trasportati alla "Estacion Garganta del Diablo", dove si trova la passerella che conduce alla parte più alta delle cascate: qui abbiamo visto farfalle dai mille colori e numerose specie di uccelli e abbiamo potuto dare un primo sguardo alla flora e alla fauna.
Al nostro arrivo il primo impatto con la bandiera argentina e la prima vista delle cascate in lontananza è stato fortissimo: eravamo tutti emozionatissimi e abbiamo cominciato a correre per poter vedere finalmente quello spettacolo e.... fermi davanti alla grata, quell'incredibile panorama ci ha lasciati mozzafiato. Il rumore assordante, l'arcobaleno che si intravedeva nell'acqua, così vicino da poterlo toccare, la moltitudine di persone che erano lì per l'unico scopo di poter ammirare la forza di madre natura.. Penso di non aver mai visto niente di così immenso, potente e unico al mondo! Ci siamo fermati mezz'ora ad contemplare quell'incredibile panorama.
  
Quando siamo tornati indietro la guida ci ha portati nel percorso interno, dove abbiamo potuto osservare il tuto un po'più da vicino: anche questa parte del tour è stata molta bella, ma l'emozione che ti dà la vista delle cascate dalla Garganta del Diablo è imparagonabile.
L'ultima esursione è stata la migliore, ossia il girò in gommone: ne abbiamo avuto uno tutto nostro e Freddy, la guida iper simpatica, ci ha fatto fare un giroall'interno delle cascate e ci ha fatto fare un bel bagnetto! E'stato molto divertente e avremmo voluto ripeterlo all'istante!
Siamo tornati in hotel verso le 7 di sera... Eravamo morti, non vedevamo l'ora di andare a letto e invece.... Un asado in compagnia dei coordinatori ci aspettava, per fare due chiacchiere e raccontarci come avevamo passato quella splendida giornata! 
Martedì  23 ottobre: Oggi è il turno del BRASILEEEEEE! Abbiamo attraversato il confine argentino per vedere l'altra parte delle cascate, que si trovano nel territorio brasiliano nel "Parque Nacional Do Iguaçu". Abbiamo dovuto aspettare circa un'ora per poter passare, ma finalmente ce l'abbiamo fatta e quando abbiamo messo piede nel paese della samba abbiamo gridato "Brasiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiil!!" con tutto l'entusiasmo che avevamo!
Al nostro arrivo una guida dal buffissimo accento portoghese-brasileño ci ha portati alla scoperta del parco e anche qui abbiamo potuto trovare i nostri amici tapiri e tucani che ci avevano accompagnato nel percorso il giorno prima! La parte brasiliana è forse più bella di quella Argentina, perchè si ha la possibilità di vedere il panorama di entrambi e paesi, ed è una vista spettacolare ed incredibile! L'ultima passerella ti porta proprio al limite delle cascate, dove si può notare in lontananza la Garganta del Diablo, ed è meraviglioso!

Mercoledì 24 ottobre: giunti ormai alla fine del viaggio, ci siamo svegliati presto e dopo un'abbondante colazione a base di caffè, brioches e "tostadas" con dulce de leche abbiamo dato un ultimo saluto all'hotel e alla città di Puerto Iguazu, che ci aveva accolti in quei giorni.
Prima di tornare definitivamente a casa abbiamo visitato una miniera, dove si trovano le famose Minas de Wanda, pietre preziose di diverse forme e colori, e ci siamo poi diretti ad una yerbatera dove abbiamo avuto l'occasione di scoprire come viene fabbricato il mate.
Da qui abbiamo ripreso il percorso verso Rosario, un po'a malincuore ma contenti di aver passato 6 giorni indimenticabili.