domenica 2 giugno 2013

Cari lettori, siamo ormai arrivati a giugno e io mi voglio scusare per non aver più pubblicato niente.... Adesso sento che devo cominciare a raccontare di nuovo qualche particolare importante di questa mia esperienza argentina!
Eravamo rimasti nel mese di novembre.... Lo stesso mese del compleanno della mia carissima sorella ospitante e del mio! E' stato bello festeggiare Amparo e vedere come le tiravamo uova, farina (e chi più ne ha più ne metta) per i suoi 15 anni... per non parlare della sua festa!! Per chi non lo sapesse, in Argentina e in altri paesi del Sud America i 15 anni per le ragazze sono i più importanti: fanno una mega festa che dura dalle 9 (per i famigliari e gli amici più intimi) alle 5.30. Dopo la cena, verso le 12.00, la festeggiata balla il "vals" con parenti e amici e subito dopo inizia la festa! Alle 3 le amiche e gli amici le leggono una lettera in cui scrivono e desiderano le cose più belle per lei e spesso il nome del ragazzo che le piace, o di un fidanzato..in modo che tutta la famiglia lo scopra! Verso le 4 - 4.30 si distribuisce il "cotillon", che è l'insieme di oggetti che si usano anche a carnevale, como le orecchie da coniglio o da diavolo, anelli luminosi, collane di fiori etc.
Per la sua festa il salone era bellissimo, anche lei era meravigliosa con un vestito da sposa bianco... Le ho scritto una lettera per dirle quanto sono contenta di essere sua sorella italiana e che speravo avrebbe passato una notte indimenticabile, e i miei genitori hanno realizzato un video di auguri! E' stata proprio una notte bellissima, mi sono sentita una della famiglia e sono stata contenta di aver fatto parte della festa più importante per lei!


Anche il mio compleanno l'ho vissuto "diversamente"... Ho invitato i miei amici "in comune con mia sorella" a mangiare e si sono fermati a dormire.. Dato che la maggior parte aveva passato i 15 anni, hanno deciso di festeggiarmi a modo loro.. Come? Riempiendomi la testa di schifezze!!!!! Alle 12.00 del 26 novembre mi hanno costretto ad uscire in strada e mentre mi cantavano "tanti auguri a te" mi lanciavano uova, farina, pezziu di carne e spaghetti.. I miei 17 anni non me lo dimenticherò mai!

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